43° Campionato Nazionale Meteor Grignano 2016

Quando Grignano si colora di vivacità
E adesso che le ultime barche stanno lasciando la baia di Grignano, si spengono le luci e cala il sipario su questa quattro giorni di regate, di festa e di amicizia che ho avuto la fortuna di vivere in prima persona insieme ai cinquanta equipaggi che sono venuti da diverse Zone FIV, agli amici e soci della S.N.G. che ha organizzato l’evento e che hanno collaborato nella logistica a terra ed in mare per offrire ai nostri ospiti un momento di convivialità che, coniugato con lo sport, ha esaltato la vera essenza di questa bellissima Classe velica.
Prima di entrare nel dettaglio della manifestazione consentitemi ancora un pensiero di ringraziamento all’Assometeor che ha offerto un contributo partecipativo davvero notevole.
Ebbene è da poco passata la mezzanotte di domenica inizio a raccogliere le idee, a rivedere nella mia mente quel film di immagini, luci e colori che le regate ci hanno regalato.

Dopo il briefing delle 10,30 di giovedì 19 maggio le barche prendono il largo al seguito della barca Comitato, da subito si capisce che le condizioni meteomarine la faranno da padrone: libeccio sui 18 – 20 nodi e mare formato impongono agli equipaggi di dover coniugare al meglio l’arte marinaresca con le capacita veliche del puro regatante.
Il Meteor dimostra, anche in queste condizioni impegnative, la validità del suo progetto; barca marina che ben sopporta situazioni “dure”. All’ammainata si parte con rotta per 220 e 15 nodi di aria, subito si forma in testa un terzetto che distanzia gli altri di poche lunghezze, i passaggi alle boe sono da cardiopalma, “Engy“ , “Amarcord” e “Pequod” si giocano le prime piazze, ma alla fine sarà la barca di Pistore “Engy” a regolare gli avversari. Nella seconda prova il mare da un accenno a calmarsi e la spunterà “Nuvola” che avrà la meglio su “Pequod” e “Don Saverio”; qualche inevitabile toccata in boa impone delle penalizzazioni ( virata ed abbattuta) con conseguenti modifiche nell’ordine di arrivo. E veniamo alla terza regata della giornata che, con una rotazione del vento da 30° e boa di bolina piazzata quasi a ridosso della linea di costa, risulterà essere la più tecnica e difficile anche se disputata in un contesto paesaggistico di luci e colori molto suggestivo: sole in calo a ponente, nubi plumbee con scrosci di pioggia sulla città ed il verde della costa. Alla partenza il gruppo sceglie il lato destro, altri il sinistro, ma sarà la prima scelta quella vincente; ancora una volta “Engy” naviga in aria libera e di bolina lascia quattro lunghezze agli avversari dimostrando una conoscenza perfetta della costa e dei giri d’aria sempre frequenti al largo di Miramare; bellissima anche la prova di “Kika” che si difende molto bene dagli attacchi di “Pequod”, ancora una volta sempre piazzato.
Una Jota calda, quattro salsiccette ed un buon calice di rosso aspettano i regatanti al rientro, solite chiacchiere di commento in allegria e tutti a nanna presto a ricaricare le batterie.
Venerdì la situazione cambia, Eolo regala ai velisti un po’ di bora che man mano prende vigore alla prima prova più di qualche equipaggio dimostra una scarsa confidenza con le raffiche da est-nord-est specie sui secondi lati, un paio di barche si coricano e più di qualcuno ha difficoltà a tenere lo spy; ma questi non sono problemi di “Engy” che con Fonda al timone, Polo nel ruolo di centrale e Pistore alla prua vince due regate su tre del programma giornaliero; la terza prova della giornata è stata invece un capolavoro di tattica e di classe velica offerto da Diego Paoletti che al timone di “Utopia” ha dimostrato di avere ancora smalto, classe e doti di velista non comuni; ho avuto la fortuna di seguirlo da sottovento durante i due lati di bolina e poi quando, a duecento metri dall’arrivo, con aria ormai calante ha saputo tenere le vele piene e, fruttando delle impercettibili chiazze di mare scuro, ha portato il Meteor a tagliare il traguardo. Lezione di vela! “Chapeaux” monsieur Paoletti.
Nell’ ultima giornata di sabato dalla bussola spunta il terzo quadrante, il vento del velista Maestrale pieno e di nuovo assistiamo ad una doppietta di “Engy” interrotta da un bel primo posto di “Amarcord” ed un ottimo secondo di “Kika” che risale la classifica piazzandosi a ridosso del podio. Detto di “Engy” – Flotta di Chioggia -dominatore assoluto della manifestazione i distacchi in classifica almeno dal quarto al decimo sono minimali ma non subiranno modifiche perché la decima prova non verrà disputata; Eolo la domenica vuole riposare e dopo tre giorni di furore è anche comprensibile.
Come dicevo prima ho avuto la fortuna di seguire queste regate e con loro ho vissuto l’innegabile entusiasmo degli equipaggi, la loro capacità di stare insieme, di condividere questa gioia tra esperti velisti di navigata esperienza e giovani talenti provenienti dalle derive. Il Meteor regala una vela, che l’amico Berti Bruss nel portare il suo contributo tecnico nelle cronache, ha definito “romantica” , a me personalmente ha regalato un patrimonio di umanità e gioia che vorrei mantenere e riproporre anche per i prossimi anni. Con un accenno di idea per qualcosa che potrebbe maturare in un prossimo futuro isso la mia vela ed inizio a navigare verso maggio 2017
Buon vento a tutti
Raffaele Scoppa