Ieri Paolo Campisi, Capo della nostra Flotta Lariana, è mancato.
Era entrato nella Flotta Lariana alla fine del 2007, con determinazione .
E’ singolare come ci si possa appassionare al Mondo Meteor : una piccola antiquata generosa barca che ha proprio tutto, e persone capaci di vedere le cose nella loro essenza (less is more, verrebbe da dire con il grande architetto) e capaci di praticare lo Sport nella sua più vera e quindi nobile forma (lealtà, amicizia, disinteresse personale) .
Paolo era uno di questi e in capo a qualche anno (inverno 2010) si era proposto per il ruolo di Capoflotta, svolto come una vera missione fino a ieri.
Negli spazi liberi dal proprio lavoro e dalla cura della propria bella famiglia si era applicato alla diffusione della Vela e all’ampliamento della Flotta lariana.
Le ricette di questo magistero erano cose assai concrete, come sessioni serali pedagogiche presso le sedi di Circoli velici e Scuole di Vela, giornate di messa a punto di barche e alberi sui pontili di qualche porto lariano, incontri didattici di teoria e di pratica in acqua con campioni del nostro sport, buoni rapporti con gli ambienti federali.
Il tutto condito con l’intelligenza, l’impegno e quel tratto signorile che gli appartenevano.
Non a caso nell’ Assemblea generale di Passignano dell’anno scorso Mario, il nostro Segretario Nazionale, numeri alla mano aveva additato la Flotta Lariana come la più performante e partecipata.
Regatante duro e leale, fuori dalla competizione era amabile, disponibile a qualsiasi genere di aiuto e pronto a condividere i giusti piaceri della vita.
Dopo che era stato colpito dalla malattia non aveva mai voluto parlarne, fino alla fine, penso per un senso di riguardo nei confronti dei suoi interlocutori e per una ferrea dignità personale .
Una tenera carezza a Letizia, e ai piccoli Pietro e Agata, e una forte stretta di mano ai suoi compagni di barca Fabio e Alberto.
Fortunato chi, come me, ha avuto il privilegio di condividere un buon tratto di cammino con te,
caro amico.
Carlo Cadeo
Milano, 30 gennaio 2018
Rispondi