La lunga sfida

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       Quarantadue equipaggi, molti dei quali piacevolmente misti, come da anni non si vedeva, danno vita al 45° Campionato Nazionale Meteor. Tra i tanti probabili protagonisti, però, due soli sono i timonieri più accreditati alla vittoria finale, da cui ci si aspettano scintille. Più volte finalisti al Nazionale di Match Race, più volte vincitori alla Barcolana, più volte nei primi cinque nelle passate edizioni tricolori, due agonisti veri, due sportivissimi rivali, due amici. Possono tradire le aspettative? Certamente no. Lorenzo contro Davide, Davide contro Lorenzo. Amarcord velocissima, così come Pekora. Due equipaggi fortissimi ed esperti che non sbagliano quasi mai e quasi niente, capaci di manovre sempre al limite, che diventano oggetto di studio e di emulazione. Il parterre pur interessante e valido, in cui figurano anche Campioni Nazionali, quali Sacchi, Vaccarini, Dolciami, Sambo, Amoretti, Comenale, Garzi, Perini, Godone, è sempre consapevole che solo due sono i favoriti a Rimini: Lorenzo e Davide, Davide e Lorenzo. Mercoledì mattina: una giornata in cui la pioggia continua e scrosciante, il vento da NNE tra gli 8 e 10 nodi, l’onda fastidiosa ed incrociata e, soprattutto, una difficile corrente da ESE accompagnano il via di questo 45° Campionato Nazionale Meteor, ma, soprattutto, di una interessante ed avvincente sfida a due. È Lorenzo Carloia su Amarcord a tagliare per primo con la propria prua la linea d’arrivo della prima prova, proprio davanti all’amico rivale Davide Sampiero su Pekora. La situazione meteo migliora leggermente e nella seconda prova di giornata l’equilibrio è ristabilito: a vincere è Fabio Amoretti con il “vecchietto” Pequod, ma Davide, secondo, riesce a precedere Lorenzo, terzo: siamo a 4 punti pari. C’è ancora ampio margine per far partire  la terza prova. Un timido sole accompagna i quarantadue equipaggi e mette le ali a Lorenzo, che ancora una volta riesce a precedere il resto della flotta ma soprattutto Davide, che finisce oltretutto terzo, dietro ad uno scatenato Amoretti. La prima giornata finisce così, con Lorenzo che conduce con soli 2 punti di vantaggio su Davide. Ormai il guanto della sfida è lanciato e raccolto. Giovedì il tempo è decisamente più bello, anche se permane un’onda fastidiosa. Cambia la musica? Sembra di sì, perché la prima prova è appannaggio di Davide, proprio su Lorenzo. Solo un punto tra i due ora, dopo aver considerato il primo scarto: entrambi scartano un terzo, il che testimonia quanto alto sia il livello dei due equipaggi e quanto spasmodica sia la tensione in attesa della quinta prova. Intanto il vento è calato e soffia sempre più debolmente e il C.d.R. si trova costretto ad alzare l’Intelligenza. Comunque, dopo una attesa relativamente breve, finalmente si può partire. Il lato sinistro paga tantissimo e, un po’ a sorpresa ma neanche più di tanto, Daniele Mazzotti su Trigger, sfrutta le condizioni nel modo migliore e all’arrivo precedere tutta la flotta. Lorenzo limita i danni, chiudendo al secondo posto, mentre Davide non riesce a fare meglio di un settimo. Poco male, perché con lo scarto, a dividere i due sono ancora solo 2 punti: Davide non può più scartare un 3, ma un 7. Il vento sembra aver deciso che per oggi ha fatto abbastanza e si dilegua; il C.d.R. non può fare altro che invitare gli equipaggi a rientrare in porto. Venerdì ancora un bel sole risveglia i 42 equipaggi in quella che potrebbe essere la giornata decisiva. Il duo Lorenzo e Davide è in testa alla classifica; i protagonisti, i duellanti, sono vicinissimi tra loro e sufficientemente lontani dal terzo. La tensione è all’apice; infatti mentre Lorenzo percorre e ripercorre la linea di partenza, Davide, con randa e genoa a segno, prova partenze e cerca il punto più favorevole sulla linea. Finalmente il C.d.R. inizia la procedura di partenza. Proprio perché gli animi sono particolarmente tesi e carichi di adrenalina, due partenze sono annullate. Per la terza, ovviamente, è bandiera U. Finalmente la partenza è valida. Ancora una volta Lorenzo vola verso la vittoria, mentre Davide non riesce a far meglio di un sesto posto. A questo punto la contesa sembra volgere a vantaggio del campione del Trasimeno, anche se è possibile, ma poco probabile, che tutto possa ancora succedere. Soprattutto, per smuovere la classifica, si può ancora contare sul secondo scarto, dopo la nona prova. Il vento, abbastanza costante anche se certo non sostenuto, permette al C.d.R. di avviare la procedura di partenza della settima prova, nonché ultima di giornata. Questa volta è Marco Sacchi su Malandrina a voler far vedere che c’è anche lui e, con un buon margine sul secondo, Sambo con Engy, vince la prova. E i nostri due? Davide è terzo, mentre Lorenzo è “solo” ottavo. Adesso sono sette i punti che dividono lo Spezzino dal Perugino. C’è ancora qualche possibilità? Solo due ulteriori confronti possono dare la risposta definitiva. Allora via! Si riparte per l’ottava prova. È Corrado Perini su Asiatyco a far sua questa prova. Vince proprio mettendosi alle spalle ancora Lorenzo, sempre lui, ancora lui. In virtù del fatto che Pecora nera chiude al quinto posto, il suo avversario, a questo punto, vede sempre più vicino il secondo titolo italiano di flotta consecutivo, che unitamente ai sette titoli di match race ne fanno uno dei timonieri più blasonati della classe Meteor. Come al solito l’ultima giornata, sabato, è caratterizzata da un clima di smobilitazione e, mentre qualcuno si avvia anticipatamente alla gru per l’alaggio, altri provano le ultime variazioni di centratura e tensioni, coltivando l’ultima speranza. L’Intelligenza sventola sul pennone più alto della Marina di Rimini, ad avvertire gli equipaggi che fuori di vento ce n’è veramente pochino. Tutto ciò però non stempera la tensione e la voglia di misurarsi ancora una volta; molti così mollano gli ormeggi ancor prima dell’ammainata dell’Intelligenza e si avviano impazienti verso il campo di regata. Una leggera brezzolina si alza ed il bravo C.d.R. è lesto a dare inizio alla procedura. Subito dopo il via si naviga lentamente ma, anche in queste condizioni, Lorenzo sembra avere un qualcosina in più. Vince e lascia all’amico ed avversario solo un settimo posto. Con il secondo scarto, la matematica non lascia dubbi: Lorenzo Carloia su Amarcord è Campione Italiano per il secondo anno consecutivo. La Sfida infinita si chiude qui, almeno per questo Campionato. Non resta che applaudire il secondo successo, nella decima prova, di Corrado Perini con Asiatyco. Noi, che abbiamo assistito in prima persona all’avvincente duello fra due fuoriclasse, non possiamo che alzarci in piedi ed inchinarci davanti alla sportività, alla lealtà, alla correttezza e all’amicizia che hanno animato due veri campioni e i loro equipaggi.

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