Primaverile Meteor al Trasimeno

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Sulle acque di Castiglione del Lago sboccia la primavera Meteor: domenica 23 febbraio la stagione di regate 2020 si è avviata splendidamente in una radiosa giornata di sole e vento: due regate tatticamente interessanti, in un insidioso vento di ponente dagli 8 ai 13 knot, con rinforzi e raffiche fino a 16, animato dal passaggio sul promontorio fortificato del paese o sull’ansa più a sud su cui sorge il marina di Castiglione, in una oscillazione erratica di angolo ed intensità che non perdonava.

Nutrita la flotta che si è data battaglia in un Trasimeno splendidamente ventoso, ben 13 Meteor duellavano a caccia del salto più favorevole. La giornata era partita moscia con un tentativo di regata su una brezza fatua da sud-est di 4 o 5 knot che fin dall’inizio non prometteva nulla; una progressiva perdita di intensità e un salto eccessivo hanno indotto il Comitato capitanato da Donatella Ortolani all’annullamento.

Poi, con l’arrivo di un bel ponente si sono portate a termine due belle regate, vinte rispettivamente da Jeena timonato da Giacomo Godone e Amarcord con Lorenzo Carloia, inseguite da altre tre barche sempre sul podio; GAP con Patrizio Tancetti, Mauna Loa con Marco Pecorella e Moby Dick con Stefano Magrini.

E’ stato premiato chi ha azzardato la bolina sul lato destro del percorso, in cui si alternavano momenti di grande pressione, dovuti all’effetto del promontorio su cui spicca il castello del paese, ma anche buchi. Più sicuro, di una variabilità lineare, il lato sinistro, che tra una raffica e l’altra offriva una favorevole rotazione a sinistra verso terra, che però costringeva a navigare sopra la lay line per rimanere nella zona di pressione e rotazione, risultando alla fine meno premiante del lato destro ben interpretato. Anche la poppa si rivelava molto tattica con salti ripetuti e “bande” di vento intenso almeno in un bordo sul lato sinistro verso terra: un beneficio che per l’allontanamento dalla rotta verso la boa necessario, richiedeva un saggio bilanciamento tra aumento di “strada” e guadagno in pressione.

Nonostante le difficoltà tecniche dovute ai salti repentini di angolo e intensità, la flotta ha dato buona prova con imbarcazioni ben condotte e sempre sotto controllo, a parte qualche ammainata stravagante imputabile alla mancanza di un prodiere. Da segnalare la prestazione del segretario della Classe Mario Forgione, sempre nelle primissime posizioni con una barca a prestito (il Giallone di Godone-Boldrini), tenuta in acqua e con antivegetativa, che per un eccesso di zelo non ha tagliato il traguardo, essendo la barca non stazzata: la sostanza sportiva e il merito restano tutti.

Una nota di merito a tutti i partecipanti e in particolare alla barca timonata da Rocchini e gentilmente messa a disposizione da Domenico Salcini in cui sono stati coinvolti due laseristi del Gruppo agonistico del Club di Castiglione: tutti i Club del lago dovrebbero armare almeno un Meteor con i loro giovani velisti e la classe dovrebe promuovere questa partecipazione fornendo un coordinamento tra uomini e mezzi.

Ottima l’organizzazione del Club Velico di Castiglione con il Direttore sportivo Massimo Coltella sempre in acqua per coordinare l’evento, terminato nella conviviale pastasciuttata finale. Un ringraziamento anche a Giorgio Brusconi per le foto e i filmati messi a disposizione dei regatanti e del club.

Sempre attuale l’esigenza di una formazione degli equipaggi su manovre e regolazioni per migliorare il livello tecnico generale e di chi arriva nella classe: per una maggiore libertà di azione tattica e strategica, per migliorare il livello tecnico della classe; manovre e regolazioni, insieme ad una buona attrezzatura e centraggio, forse proprio in questo ordine, sono fondamentali per divertirsi in regata.

Avere degli schemi semplici e un timing aiuta e dà sicurezza nell’azione: partendo dalla manovra fondamentale per importanza e frequenza, la virata, traccerò ogni volta uno schema e un timing, naturalmente sempre aperto ai suggerimenti dei più esperti. Partiamo dalla consapevolezza che se si fa fatica, si sbaglia la virata, una manovra ben fatta richiede pochissimo sforzo: chiameremo la manovra “virata bim-bum—ba”, per sottolinearne lo schema e il timing: quando il timoniere ha chiamato la virata, il tailer, prima di rispondere “pronto”, deve prendere le scotte del genoa del lato su cui è murato in mano, deve dargli una leggera tensione e un angolo verso l’alto; aspettate che la barca inizi a virare fino a quando il genoa fileggia nel canale tra sartie e draglie, a questo punto se le scotte hanno un po’ di tensione e angolo verso l’alto si sganciano da sole, “Bim-bum”, senza alcuno sforzo. Liberate le scotte vecchie il tailer prenderà in carico la nuova scotta aspettando che la bugna del genoa giunga o davanti all’albero o davanti allo stralletto, aiuterà a passare questo punto critico tirando dolcemente per far scavallare l’ostacolo osservando il comportamento della bugna; se si rovescia contro l’albero o lo stralletto non si deve tirare come bestie, è meglio aspettare che nel proseguimento della virata il vento porti la vela sul nuovo lato, facendo fare a lui il lavoro, tirando nel momento sbagliato si incastra la bugna, più si tira, più si incastra. Superato l’ostacolo il tailer aspetta che il genoa fileggi nel canale tra sartie e draglie (magari nel tragitto lo guida tirando dolcemente la scotta per driblare la sartia) e cazza senza troppa enfasi la scotta, “Ba”, in modo da chiudere la balumina per dare alla vela un minimo di forma che le consenta di sviluppare propulsione, poi lavorera sul fino per la giusta regolazione, senza alcuna fatica. Un arrivederci al Trasimeno il 15 marzo per la seconda giornata del Primaverile Meteor; sempre “in culo alla balena!”.

Stefano Magrini

Moby Dick ITA 667

Si ringrazia Giorgio Brusconi per le foto.

La classifica provvisoria dopo la prima giornata

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La classifica del campionato primaverile meteor del Trasimeno 2020 dopo la prima giornata