Molti potenziali regatanti si iscrivono alla loro prima regata Meteor e, partiti a qualche modo, misurano subito dai primi metri della bolina quel divario abissale che li separa dagli altri. Pensano che gli altri abbiano barche speciali, vele speciali e spezzano sul nascere quella bella avventura che sappiamo.
Non tutti.
Qualcuno, più curioso, insiste, chiede, e se trova la persona disponibile che lo conduce sui primi passi della Vela, scopre che non servono grandi cose per arrivare a stare, ed in breve tempo, nel gruppo dei bravi.
Portare una barca a stringere la bolina dignitosamente non richiede grandi cose, ma solo un metro di lana colorata e un po’ di dedizione.
Il REGIME LAMINARE che è bene indurre su un genoa che procede controvento è magnificamente rivelato dai SEGNAVENTO ossia pezzetti di lana lunghi circa 15 cm.
Essi vanno incollati con bollini in tessuto adesivo, per una delle estremità, a circa 20 cm dall’inferitura del genoa, lontano dalle cuciture dei ferzi ( ove si impiglierebbero), a gruppi di 3 coppie (3 segnavento per ogni lato della vela) e ad una quota di circa 2 mt. dalla base la prima coppia, di 3,5 mt. la seconda e 5 mt. la terza.
Ora immagineremo di navigare controvento assimilando i fili di lana di una coppia di segnavento (sopravento-sottovento) alle lancette di un orologio e faremo una tabella che, per ogni intensità del vento ci dirà “a che ora” dovremo tenere i nostri fili di lana per tenere una buona bolina.
Avvertenze importanti:
1) gli “orari” sono ipotizzati nel caso si sia con le mure a dritta ( per mure a sinistra i valori
sono speculari)
2) L’idea di mettere 3 coppie di fili di lana, ognuna a diversa altezza, ci consentirà di trovare il PUNTO DI SCOTTA IDEALE della vela. Tale sarà infatti quel punto che permetterà ai 3 fili sopravento di fileggiare SIMULTANEAMENTE quando veniamo all’orza ( ed ai 3 fili sottovento di fileggiare SIMULTANEAMENTE quando veniamo alla poggia).
3)La distanza Balumina-Sartia è un indicatore della TENSIONE della scotta,ed indica la distanza tra la balumina del genoa e la sartia alta ,rilevata in prossimità della crocetta.
( per moto ondoso da mare questa distanza può essere aumentata di circa 5 cm.)
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V.vento m/sec | Ora filo sopravento | Ora filo sottovento | Dist.Balum.-Sartia cm. |
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1-2 | 9 | Fileggia 10-6 | 15 |
3-4 | 9-10 | 9 | 0 |
5-6 | 10-11 | 9 | 0 |
7-8 | 11-12 | 9 | 5 |
9-10 | Fileggia | 9 | 10 |
C’è un’altro FONDAMENTALE componente del bolinare bene : TENERE LA BARCA DRITTA, ovvero non sbandata. Una barca dritta tiene le sue appendici ben esposte al vento (vele) e all’acqua (chiglia, timone), procede veloce e scarroccia meno.
Per tenere la barca dritta si porta il peso dell’equipaggio quanto più possibile sopravento, si atteggiano le vele in funzione del vento e SOPRATTUTTO SI ORZA, ovvero si stringe quanto più possibile il vento.
Si obbietta: se stringo troppo il vento, la barca si ferma.
E’ vero, la “difficoltà del ben bolinare” sta tutta qui, nel saper tenere la barca sul filo : appena appena poggiata di quel minimo che serve per tenerla in piena velocità ma, fondamentale, decisamente orzata per non farla sbandare sottovento.
Non è difficile.
Certo, serve allenamento.
Carlo Cadeo