Per decretare il successo di un evento, di una manifestazione o di una semplice idea, si ricorre quasi sempre ai numeri e ai riscontri mediatici. Poche volte si pensa di considerare, come indicatore, la vera e sincera gioia che l’evento o la manifestazione ha prodotto negli artefici, nei protagonisti, in coloro cioè che hanno vissuto attimo per attimo l’evento stesso. Forse, con i ritmi frenetici dei nostri tempi, si è smarrito il piacere di fare per il gusto di fare, come se invece l’unico obiettivo, l’unica cosa che debba contare sia l’essere primo o battere il record. Iniziative non agonistiche, dove non si applaude solo chi arriva primo e dove non si vince nulla, sono pressoché sparite dal panorama delle proposte: tutto è solo unicamente competizione.
Forse però cominciano ad essere sempre più numerosi coloro che rifiutano questa logica della competizione in ogni aspetto della vita, in nome dello star bene insieme, così, semplicemente, rilassati, sorridenti e senza stress. Ben vengano allora tutte quelle iniziative volte a coinvolgere piccoli, grandi e vecchietti in pratiche definite “non agonistiche”. La seconda edizione, come già la prima, della veleggiata Portovenere Monterosso Spezia, si inquadra proprio in questa filosofia. L’essenza, il vero obiettivo dell’iniziativa della Flotta Meteor Spezia sono il piacere di affrontare due giornate di mare, nelle quali le famosissime 5 Terre si offrono ai nostri occhi in una visione unica, dalle mille sfaccettature e prospettive, la gioia di condividere una navigazione a vela, la curiosità di dormire in una piccola barca, la soddisfazione di risolvere le tante difficoltà che una tale impresa necessariamente presenta. Dieci le barche che hanno detto SI…. Eppure sono ben 24 le miglia da percorrere! Tra gli equipaggi, oltre ai sicuri skipper, ben tre bambini sotto i dieci anni, molte le signore, che di vela sanno veramente poco, e anche alcuni ultra settantenni. Una vera gita” fuori porto”! A bordo infatti si è visto e mangiato di tutto, dai semplici panini alla focaccia ripiena, dalle torte di verdura alle acciughe salate, dalla frutta fresca al dolce della nonna, dall’acqua minerale alla Coca Cola fino a qualche bottiglia …. di buon bianco delle 5 Terre! Incuranti, ma rispettosi del buon vento, tra gli 8 e 12 nodi, ma soprattutto di una discreta onda incrociata, tra 1 e 1,5 metri, i nostri nove e variopinti Meteor, (solo uno ha dato forfait la sera precedente la partenza, per cause di forza maggiore), alle 12,30 circa sotto la chiesetta di Portovenere, hanno iniziato la loro traversata. Da sottolineare che l’uscita dalle Bocche ha fatto tremare chi non è affatto abituato ad affrontare un mare di tutto rispetto e comunque, chi ha temuto o ha sentito lo stomaco “a disagio”, ha affrontato l’avventura con stoicismo ed orgoglio. Il Libeccio non ha preteso bordeggi, per cui, con un lungo e veloce bordo, in poco più di due ore la flotta ha raggiunto Monterosso. Certo che le onde qualche vittima l’hanno fatta ed i coloriti in banchina non per sempre erano rosei ed abbronzati. Su tutti i volti però, indistintamente, un bel sorriso e la soddisfazione di aver raggiunto comunque la meta. Sorrisi che sono diventati ancor più aperti e solari dopo il cocktail gustato sulla stupenda terrazza del Circolo Velico di Monterosso. I vari racconti e testimonianze, forse anche un po’ simpaticamente gonfiate dall’euforia, sono continuate anche a cena, una simpatica cena condivisa con lo staff dirigenziale del Circolo, che ha omaggiato i dieci armatori presenti di una piccola targa ricordo. Stanchi ma soddisfatti, è giunta l’ora di andare a dormire. Molti in barca, con sacchi a pelo e cuscino gonfiabile, proprio come in campeggio. L’indomani una ricca colazione ha fatto da prologo alla seconda fase, Monterosso Spezia. L’onda, meno alta e il vento, questa volta da sud, sembravano promettere una buona cavalcata. Nella circostanza la bolina è stata secca e bisognava bordeggiare. Chi ha scelto il bordo a terra, chi il bordo in fuori, ma alle Bocche di Portovenere gli equipaggi si sono ritrovati tutti. Molti hanno issato lo spinnaker, sfilando elegantemente sotto lo sguardo dei molti turisti presenti nel borgo. Entrati nel Golfo dei Poeti, anche su questa seconda edizione della Veleggiata a Monterosso si è scritta la parola fine.
Può definirsi un successo? Noi crediamo di sì, visti i sorrisi e la voglia di riprovare.
Ritenetevi tutti invitati alla terza edizione.
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